lunedì 24 novembre 2008

Aria



C'è aria nuova nell'aria...non sentite?

martedì 11 novembre 2008

L'onda




Nell’imponderabile destino che avanza come un’onda
Fissata dagli astanti in attesa che si schianti
Senza previsione sul cammino, solo suono che rimbomba
Convinto vanamente che si allontanino i flutti spumeggianti

Quando d’improvviso, di spalle ci sorprende,
nel gioco e nel sorriso del torpore più felice
il corpo resiste, combatte e non si arrende,
alla ricerca del respiro, della luce in superficie.

Ma alla fine della lotta, quando l’acqua lascia il vuoto
Scopri solo buio dove c’era un grande sole.
Annaspi nelle tenebre, nello spazio aperto,

ma non hai riferimento, tutto intorno è solo ignoto,
dell’amore inebriante resta il peso che ti duole
della tua anima affollata in cui ora c’è il deserto.

martedì 4 novembre 2008

La partecipazione



La peggior sensazione tra le varie sfaccettature della tristezza è il sapere esattamente perchè sei triste, e sapere con la stessa sicurezza che proprio per quello non c'è niente che ti rallegri l'anima.
Chi ha parole migliori delle mie, un giorno disse "Non sarebbe nemmeno strano dichiararsi contenti, col cervello che rotola in mezzo agli astanti". E' così che mi sento, perchè ci sono euforie momentanee e del tutto inspiegabili che si manifestano all'improvviso, ma in quei momenti il cervello si sconnette dal resto del corpo: è una specie di sbronza sobria che così come era apparsa, d'improvviso svanisce e ti resta la cagna delle bsonte, quelle vere.
E' un velo grigio che copre il sole, e tu sai che di là c'è il sole, ma il grigio non lo puoi soffiare via, ci vorrebbe un sorriso, non il tuo, e sai che quel sorriso non arriverà.
Anche i pensieri si fanno confusi, e diventa così difficile spiegarsi, perchè non sai nemmeno essere esauriente con te stesso. Capirsi sarebbe un passo avanti non da poco.
Cerchi la folla, perchè la folla crea confusione, delirio. E nel delirio il cervello si perde: lavora, sì, ma sotto pressione, senza la lucida razionalità che analizza ogni tuo singolo pensiero e trasmette al cuore in automatico la corrispondente sensazione. Nella folla il cervello perde l'orientamento, la bussola non c'è, il cuore va per i fatti suoi, e senza quello stronzo di cervello che gli impedisce di volare, che gli mette un mattone in tasca per tenerlo giù, ohibò...vuoi vedere che una volta tanto non solo sorrido, ma pure rido?
E questo delirio che ho impresso? Cui prodest? Bah, c'est la vie...the show must go on. Hasta manana...

sabato 1 novembre 2008

Oltre le parole



Alle volte è molto facile buttarsi giù,
e ascoltare solamente chi ti vuole male,
quando il cuore cade a pezzi e non sai come fare,
tutto sembra stia girando contro di te
che credi di essere solo
e nessuno può capire i problemi che hai,
invece sono solo momenti di cui un giorno riderai.

Io voglio vivere, non solo crescere,
mio mondo fatti i cazzi tuoi,
e mi ubriacherò di questa vita qua,
nessuno me lo impedirà.

Cerchi nella musica qualcosa che ti aiuti,
una nota che sollevi presto il tuo morale.
Alle volte una canzone può tirarti su
e la senti come fosse stata scritta da te,
che intendevi quelle parole,
piccoli schizzi ma contano già,
l'anima prende vigore e il tuo culo salterà.

Io voglio vivere, non solo crescere,
mio mondo fatti i cazzi tuoi,
e mi ubriacherò di questa vita qua,
nessuno me lo impedirà.