lunedì 29 dicembre 2008

Running on the winding road



Non è che abbia qualcosa di particolare da dire, o forse magari sì, ma non ho voglia di dirlo, non so. Però ho voglia di scrivere, di buttar giù 2 righe,così tanto per far vedere (anche a me stesso) che ci sono. E stavolta ci sono, eccome. Tante volte mi sfogo quando le cose vanno male, e anche senza dire niente di specifico o raccontare qualcosa, butto fuori un po' di nervosismo, un po' di emozioni, tanto per scaricare il peso che ho dentro attraverso le parole di questo blog. Stavolta faccio lo stesso, ma almeno lo stato d'animo è decisamente migliore, sto meglio, quindi è solo un modo di mettere assieme qualche parola e sorridere mentre scrivo. Per razionalizzare e aneddotizzare le cose ci sarà tempo, intanto facciamo che è tutto chiaro così. Perchè...è tutto chiaro, no? ;-)

martedì 16 dicembre 2008

Tagliando il cuore



Se lasciassi alle mie spalle come un velo le domande
che da sempre cercano
di capire che c'e' intorno quando tutto e' forse troppo
e gli occhi non distinguono
se davvero fosse facile inchiodare un peso inutile potrei anche scegliere
di non stare a quelle regole
capire quanto e' sterile la nostra liberta'
e sulla pelle vorrei sentirsi avvicendarsi le stagioni
dormire dentro un letto per una volta d'amore
Tagliando il cuore
urlero' tutto il mio odio
soffiero' via l'anima che ho dentro
Tagliando il cuore saro' li senza dolore
mi spegnerei ma senza farlo piu' vedere
e sara' un dolce risvegliarsi come se non fossi mai
lascero' i miei sogni sparsi come frutti sopra i rami piu' alti
e sara' un dolce risvegliarsi in una favola
la bellissima follia di amarti
Vorrei scindere i miei alibi lasciar loro crogiolare
ed osservarli mentre si dissolvono
vorrei saper distinguere ogni volta i miei sensi liberi
e insieme a me ti porterei con i tuoi stessi guai
lasciando scivolare via tutto il male che mi voglio la piu' dolce eutanasia
e sulla pelle vorrei la splendida alchimia del tramonto
quando il sole diventa il cuore del lago
lo specchio eccellente della vita quella vera
io vorrei non soffocarla in un mucchio di sintetiche parole
Tagliando il cuore
urlero' tutto il mio odio
soffiero' via l'anima che ho dentro
Tagliando il cuore
sara' un dolce risvegliarsi come se non fossi mai
lascero' i miei sogni sparsi come frutti sopra i rami piu' alti
e sara' un dolce risvegliarsi in una favola
solo un dolce risvegliarsi in una favola
la bellissima follia di amarti

lunedì 8 dicembre 2008

Bastaaaaa!!!!!!!!!



Vattene via...per favore...

sabato 6 dicembre 2008

Tra il serio e il faceto...



Ho sempre sostenuto che la vita, i suoi fatti, siano solo un unico e gigantesco intreccio di coincidenze. E più passa il tempo più me ne convinco. Per quale motivo altrimenti si verrebbero a creare certe situazioni in modo così casuale, senza che nessuno intervenga o faccia niente consapevolmente per agevolarle?
Eppure...ti viene naturale chiederti...ma cazzo proprio io???? Poi ci ridi su, perchè in effetti certe situazioni surreali sfociano nel grottesco. Però dai...ma come si fa...uffa....
Beh, comunque il cuore prende aria, respira, si scalda, e tutto ciò è positivissimo, quindi non stiamo tanto a sottilizzare e godiamoci il momento per quello che è. Un passo alla volta. Le situazioni facili teniamocele per i progressi futuri, per adesso va bene così, mi accontento delle situazioni che non sono tragiche. Può bastare.
Finchè c'è marzapane c'è speranza.

lunedì 24 novembre 2008

Aria



C'è aria nuova nell'aria...non sentite?

martedì 11 novembre 2008

L'onda




Nell’imponderabile destino che avanza come un’onda
Fissata dagli astanti in attesa che si schianti
Senza previsione sul cammino, solo suono che rimbomba
Convinto vanamente che si allontanino i flutti spumeggianti

Quando d’improvviso, di spalle ci sorprende,
nel gioco e nel sorriso del torpore più felice
il corpo resiste, combatte e non si arrende,
alla ricerca del respiro, della luce in superficie.

Ma alla fine della lotta, quando l’acqua lascia il vuoto
Scopri solo buio dove c’era un grande sole.
Annaspi nelle tenebre, nello spazio aperto,

ma non hai riferimento, tutto intorno è solo ignoto,
dell’amore inebriante resta il peso che ti duole
della tua anima affollata in cui ora c’è il deserto.

martedì 4 novembre 2008

La partecipazione



La peggior sensazione tra le varie sfaccettature della tristezza è il sapere esattamente perchè sei triste, e sapere con la stessa sicurezza che proprio per quello non c'è niente che ti rallegri l'anima.
Chi ha parole migliori delle mie, un giorno disse "Non sarebbe nemmeno strano dichiararsi contenti, col cervello che rotola in mezzo agli astanti". E' così che mi sento, perchè ci sono euforie momentanee e del tutto inspiegabili che si manifestano all'improvviso, ma in quei momenti il cervello si sconnette dal resto del corpo: è una specie di sbronza sobria che così come era apparsa, d'improvviso svanisce e ti resta la cagna delle bsonte, quelle vere.
E' un velo grigio che copre il sole, e tu sai che di là c'è il sole, ma il grigio non lo puoi soffiare via, ci vorrebbe un sorriso, non il tuo, e sai che quel sorriso non arriverà.
Anche i pensieri si fanno confusi, e diventa così difficile spiegarsi, perchè non sai nemmeno essere esauriente con te stesso. Capirsi sarebbe un passo avanti non da poco.
Cerchi la folla, perchè la folla crea confusione, delirio. E nel delirio il cervello si perde: lavora, sì, ma sotto pressione, senza la lucida razionalità che analizza ogni tuo singolo pensiero e trasmette al cuore in automatico la corrispondente sensazione. Nella folla il cervello perde l'orientamento, la bussola non c'è, il cuore va per i fatti suoi, e senza quello stronzo di cervello che gli impedisce di volare, che gli mette un mattone in tasca per tenerlo giù, ohibò...vuoi vedere che una volta tanto non solo sorrido, ma pure rido?
E questo delirio che ho impresso? Cui prodest? Bah, c'est la vie...the show must go on. Hasta manana...

sabato 1 novembre 2008

Oltre le parole



Alle volte è molto facile buttarsi giù,
e ascoltare solamente chi ti vuole male,
quando il cuore cade a pezzi e non sai come fare,
tutto sembra stia girando contro di te
che credi di essere solo
e nessuno può capire i problemi che hai,
invece sono solo momenti di cui un giorno riderai.

Io voglio vivere, non solo crescere,
mio mondo fatti i cazzi tuoi,
e mi ubriacherò di questa vita qua,
nessuno me lo impedirà.

Cerchi nella musica qualcosa che ti aiuti,
una nota che sollevi presto il tuo morale.
Alle volte una canzone può tirarti su
e la senti come fosse stata scritta da te,
che intendevi quelle parole,
piccoli schizzi ma contano già,
l'anima prende vigore e il tuo culo salterà.

Io voglio vivere, non solo crescere,
mio mondo fatti i cazzi tuoi,
e mi ubriacherò di questa vita qua,
nessuno me lo impedirà.

martedì 21 ottobre 2008

Alsenese 2008-09

Campionato di 2a divisione provinciale (clic per ingrandire)
In piedi: Giovanni Danesi (vice allenatore);Mariachiara Stori;Pamela Marcotti;Chiara Senti;Sara Godi;Elisa Grazioli;Marika Rocca;Chiara Sottani;Davide Rigoni (allenatore)
In ginocchio:Laura Duani;Barbara Bruschi;Elena Paini;Silvia Stefani;Giorgia Lenoci;Annalisa Rossi;Samantha Arata

sabato 11 ottobre 2008

venerdì 10 ottobre 2008

Ripartire da zero



In questo lungo coma vigile

da farmacologicamentemente spento

da postazione indefinibile

io chiuso nella mia memoria tengo

lei che è passata a pochi metri da me

un lacrimoso coccodrillo affranto

ha cancellato mille tracce di me col pianto, col pianto.


E ripartire da zero sarà un percorso obbligatorio, liberatorio,

per ritornare intero

ripartire da zero con il gusto di prendermi cura di me.


Sarà vaneggiamento etilico

o rimozione dell’inconscio fondo

ma nell’immaginario cinico

ho cancellato tutta lei dal mondo.

Lei che si è presa tutto il meglio di me

e mi ha lasciato come un uomo in mare

ha suturato le ferite su me col sale, col sale.


E ripartire da zero sarà un percorso obbligatorio, propiziatorio,

per rimanere intero

ripartire da zero con il gusto di prendermi cura di me.


E la disillusione cronica

ha messo la mia diffidenza al centro

con la maniera tragicomica

di rifiutare l‘eventuale incontro

lei che ha tirato fuori il peggio di me

e mi ha lasciato ad annaspare indietro

ha disegnato la sua vita su me col vetro, col vetro


E ripartire da zero sarà un percorso obbligatorio liberatorio

per ritornare intero

ripartire da zero con il gusto di prendermi cura di me

sabato 4 ottobre 2008

Il dilemma della forza interiore



Quando l'inevitabile sembra ormai prossimo, rassegnarsi o combattere fino all'ultimo per morire con valore? Cercare l'ultima boccata di ossigeno o spegnere la luce e sperare che tutto passi in fretta?

mercoledì 1 ottobre 2008

Adios...



Uno certe giornate non se le aspetta proprio. Certo, magari ti prepari, ci pensi, però poi alla resa dei conti non sai davvero affrontarle e ne esci devastato. Probabilmente aiutano a crescere, fanno imparare tante cose, fanno CAPIRE tante cose, però non vorresti mai vivere certi momenti...troppo brutti. Sei lì, inerme, e ti accorgi che per una volta non puoi davvero fare niente, che nemmeno la più forte volontà ti fa uscire da questi momenti. Subisci e basta. Restano solo le lacrime...e quando anche quelle sono finite...il vuoto.

lunedì 29 settembre 2008

Pezzi di storia...


Le donne non ci vogliono più bene
perché portiamo la camicia nera.
Hanno detto che siamo da catene,
hanno detto che siamo da galera!
L'amore coi fascisti non conviene:
meglio un vigliacco che non ha bandiera,
uno che non ha sangue nelle vene,
uno che serberà la pelle intera!
Ce ne freghiamo! La signora Morte
fà la civetta in mezzo alla battaglia,
si fa baciare solo dai soldati.
Sotto ragazzi, facciamole la corte,
diamole un bacio sotto la mitraglia,
lasciamo le altre donne agli imboscati!
A noi!

Le donne non vi vogliono più bene
perché portate la camicia nera.
Non vi crucciate: cosa da galera
Fu giudicato Cristo, e da catene!
A voi fascisti, a voi non si conviene
chi rinnegò la Patria e la Bandiera,
chi si negò al nemico tutta intera,
chi ha stoppa in capo ed acqua nelle vene!
Voi che correte il palio della morte,
la Patria onora, e premio alla battaglia
è il mirto che fiorisce pei soldati.
E un cuor di donna vi farà la corte,
che vi ha seguito sotto la mitraglia,
un cuore che disprezza gli imboscati!
A noi!

mercoledì 17 settembre 2008

Più avanti,forse



E' un pezzo che non scrivo, ma non sono granchè ispirato... Però presto vi giaccherò con le mie donne, le conoscerete tutte, perchè per tutto l'inverno saranno loro ad impegnarmi, emozionarmi, farmi incazzare...

PS:come fai a farmi certe domande? Non ce la faccio a parlarne con te...

martedì 29 luglio 2008

Qualcuno vuol venire?




2-3 agosto 2008
Il bellissimo altopiano del Brentonico...
Nella frazione di Saccone...
A farla da padrone come sempre...il green volley!!!!!!!
Birra a fiumi, notti in tenda, bei culetti e tanto ridere.
Ah,già, si gioca anche a pallavolo! ;-)
Sarà anche un luogo comune, ma chi non ha mai provato questi tornei non sa cosa si perde...
Ancora una volta, grazie volley....

mercoledì 23 luglio 2008

Rinascere



"...si lasciò trasportare dalla sua convinzione che gli esseri umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li dànno alla luce, ma che la vita li costringe ancora molte altre volte a partorirsi da sè..."

Questo forse presuppone che se al momento sto rinascendo, io prima sia anche morto. PErò sono indietro con la gestazione, diciamo al secondo mese, forse si vedono le braccine, ma quello che salterà fuori è un grosso mistero. Il vecchio me però è morto, questo è sicuro. E lo dico con cognizione di causa....visto che l'ho ucciso io, volontariamente e consapevolmente. Era un me che adoravo perchè non guardavo sotto la superficie, ma ora sto scoprendo che era una persona che non andava bene. Il nuovo me che sta nascendo già lo odio un po', ma è da plasmare, e stavolta sono convinto che ne uscirà una persona degna.

martedì 22 luglio 2008

Sensation



Non ti fidare di me,

non ti affidare alla mia immaginazione,

io non ti metto da parte per l'inverno,

io ti prendo e ti mangio in un boccone.

mercoledì 16 luglio 2008

Sentirsi di nuovo coach


A volte la vita è strana, le coincidenze sono tante, le sorprese pure. Ti sbatti per dei mesi, cerchi contatti, agganci per riuscire a fare quello che vorresti...poi vedi che niente si concretizza, non solo, quello che volevi di più ti sfugge, ti scappa di mano, nonostante mille corteggiamenti che neanche a una tipa...


Niente, hanno chiamato un altro. Ti hanno preferito un altro: dura da mandar giù quando sei un agonista.


Ti sembra che dovrai accontentarti, perchè quello che vuoi non arriva, non riesci a raggiungerlo...poi all'improvviso, in 12 ore, addirittura due proposte, addirittura un bivio, una dicotomia, una possibilità di scelta. Addirittura l'abbondanza. E non è facile scegliere, perchè sono due belle prospettive, perchè solo un mese fa avresti fatto carte false per avere anche solo una di queste due opportunità.


Che birbona la vita...

lunedì 14 luglio 2008

Picchia!



Picchia...batti il passo sul vecchio ponte felice di scricchiolare, dove hai impagliato le ore aspettando le stagioni e il loro mosaico lento.
Batti e attendi, attendi e batti, come fa il fabbro, come fanno le onde, la prima, la seconda e la terza, attendi che ti sboccino le ali con un miracolo terrestre e poi sbatti anche loro nel vento imitando il volo di Retha Mazur e infine impara il sogno capovolto del pipistrello.
Picchia la clessidra sul tavolo, ribaltandola quando ha finito e conta i granelli uno ad uno, anche se l'occhio non vuole, anche se il tempo non ti lascia, anche se la sabbia se ne frega. Picchia e scava, batti e innalza, cerca, trova e spendi, per poi ricominciare il viaggio, per riascoltare il cuore, ricordagli che lui è la roccia, ma anche la mazza che la colpisce.
E quando te la senti, affacciati dal ponte e guarda quel che vedi. La gente dice che piove quando piove, che c'è il sole quando lo vede, la gente a volte dice per non dire, la gente a volte tace per poter rubare quello che pensi mentre parli del tempo.
Ma tu riparti sul ponte e batti il passo, un sorriso alla pioggia e uno al sole, prega come sai e ricorda ciò che vuoi...e con la scarpa, con il martello, con il cuore...picchia!

mercoledì 9 luglio 2008

Certe notti un po' speciali



A te che sei l’unica al mondo...

Quando ti guardo Dopo un giorno pieno di parole Senza che tu mi dica niente Tutto si fa chiaro... Non ho altro,niente di meglio da offrirti di tutto quello che ho

A te che sei, semplicemente sei sostanza dei giorni miei

A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più

A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo

A te che io ti ho visto piangere nella mia mano, fragile che potevo ucciderti stringendoti un po’

E poi ti ho visto con la forza di un aeroplano prendere in mano la tua vita e trascinarla in salvo

A te che credi nel coraggio e anche nella paura

A te che sei la miglior cosa che mi sia successa

A te che sei l’unica amica che io posso avere

mercoledì 25 giugno 2008

Desideri, obiettivi e cose da fare in ordine rigorosamente alla cazzo


- Chiudermi in casa, staccare tutti i telefoni e non parlare con nessuno per almeno 2 settimane
- Vincere al superenalotto
- Passare qualche giorno da solo nella mia adorata Londra
- Non conoscere più nessuno di tutte le persone che conosco oggi e ripartire da zero conoscendo ogni giorno una persona nuova
- Non lavorare
- Pallavolo, di tutto di più
- Mangiare una fiorentina con una bottiglia di Chianti
- Svegliarmi nel letto di mia nonna e farmi portare in braccio da lei fino al caldo della stufa della cucina
- Far felice ogni persona che conosco
- Smetterla di pensare cose impossibili
- Recuperare un briciolo di stima di me
- Andare alle Maldive con le stesse persone con cui sono già stato
- Comprarmi l'Alfa Mi.To.
- Fare qualcosa di molto stupido e pericoloso
Per oggi basta...poi vedremo.

giovedì 19 giugno 2008

Lasciami in down



Ho già finito la bottiglia di pernod,

mi scopro qui a guardar nel vuoto da un po'.

Ancora a vivere il mio ruolo perdente,

in una vita di cui non mi importa niente.

Un altro disco sullo stereo,

bottiglie ancora piene non ne ho.

Suona il telefono ma non rispondo,

non ho bisogno di sentire il mondo.

Ho già finito la mia vodka ghiacciata

e brindo a lei che non è più ritornata.

Mi ci vorrebbe qualche cosa da fare,

non ho più niente in casa da sfasciare.

L'unica cosa che mi resta adesso

è vomitare piano dentro al cesso,

esser contento di sentirsi male

e immaginarsi al proprio funerale.

Non mi è rimasto niente da fumare,

così decido di lasciarmi andare.

Ma nel mio intimo io son contento,

perchè vi lascio col rimorso dentro.

E penso già a quando mi troverete,

giornali, foto, amici, donne e prete.

Non sopportava più l'anonimato,

vi lascio amici e ciò che è stato è stato.

mercoledì 18 giugno 2008

Avete mai paura...



...di aver fatto la cazzata più grande della vostra vita?

lunedì 9 giugno 2008

Il nemico immortale



A volte mi sorprendo per cose, fatti, avvenimenti che credevo non mi avrebbero toccato. Non solo, di più. Mi sorprendo di quanto certe cose mi sorprendano, mi tocchino. Magari penso che siano normali, e razionalmente continuo a pensarlo. Però poi alla resa dei conti, di fronte allo specchio gli occhi non mentono, e così la pressione aumenta, la testa gira e mi accorgo, ancora una volta, che la mia corazza è molto più vulnerabile di quanto immaginassi.

Niente di grave, o meglio niente di cui lamentarmi o per cui prendersela. Sono solo i conti che faccio, che devo fare con me stesso. E con i pensieri che da lì si diramano, naturlamente, logica e attesa conseguenza del fluire della mente. Non so se c'entra, ma come concetto mi viene in mente lo "stream of consciousness" della letteratura inglese. Ed è un dòmino infinito di pensieri, deduzioni, conclusioni, autoanalisi e riletture, ribaltamenti e scossoni. Vada come vada, c'è solo una cosa di cui sono sicuro. Qualunque cosa mi capiti, bella o brutta che sia, me la sono andata a cercare. Se un giorno cercherò vendetta, il mio nemico sarà facile da trovare: lo vedrò in ogni specchio.

domenica 8 giugno 2008

L'ottovolante



Quando indietro non si torna quando l'hai capito che
che la vita non è giusta come la vorresti te
quando farsi una ragione vorrà dire vivere

quando la tua sveglia suona e tu ti chiederai che ora è
che la vita è sempre forte molto più che facile
quando sposti appena il piede lì il tuo tempo crescerà

sabato 24 maggio 2008

Decisamente...



...sono troppo sensibile. Già.

mercoledì 21 maggio 2008

E=mc2



Ho sempre vissuto i miei sentimenti, le mie deduzioni, i miei ragionamenti, nella convinzione che fossero perfetti, perchè basati sulla logica, sulla correttezza, sul rispetto di certi principi. Però ultimamente, in un momento, in un periodo in cui niente è certo nella mia vita, mi scopro a pensare che tutto è relativo, che forse sono io che esagero e interpreto le cose in modo troppo rigido, e quello che per me è in un modo, per gli altri è differente, e magari altrettanto basato su logica e principi. Ma allora, mi chiedo, se è così, non dovrei preoccuparmene, non dovrei provare nessuna emozione. Invece queste diversità mi fanno stare male, o comunque mi buttano all'aria. D'altra parte penso che butterebbero all'aria chiunque nella mia situazione: ma allora come fa a essere giusta e logica una cosa, un filo di pensiero che fa star male un'altra persona.

E poi è così importante saperlo? Perchè non si può prendere tutto più alla leggera? Perchè bisogna sviscerare tutto in profondità e arrovellarsi sulle motivazioni nascosta di ogni gesto o parola? Forse sono solo un maniaco emozionale, preda di un'ossessione compulsiva che mi impedisce di volare.

La legge del contrappasso vale sempre, mi sa. Bella Dante.

venerdì 16 maggio 2008

Grazie Cavallo pazzo



Beppe Gabbiani: un nome che a molti non dirà niente. Ma per chi ha un cuore che pompa benzina è un personaggio indimenticabile. E' stato definito "il più grande talento dissipato" dell'automobilismo italiano. Un uomo che ha saputo vivere una vita sempre sul filo del rasoio, e dominare le auto da corsa come pochissimi. E' grazie a gente come lui che i veri appassionati amano le corse e si appassionano ai motori, è grazie a gente come lui che fare il "pilota" è il sogno di tanti bambini. La sua autobiografia è il racconto di questa pazza vita, dei tempi romantici delle corse, di quando il talento contava davvero. Per chi non si è ancora conformato all'elettronica e alle interviste preconfezionate, è un tuffo nel passato davvero imperdibile.

martedì 13 maggio 2008

Il tormento e l'estasi



Ci sono giornate che ti regalano scossoni emotivi davvero incontrollabili, tanto che a volte ti sfugge addirittura il controllo della tua stessa personalità e immaginando di guardarti dal di fuori nemmeno riesci a figurare di riconoscerti. Ti chiedi se sei davvero tu, se certe emozioni ti appartengono realmente, se sei capace di vedere te stesso nello specchio dei tuoi occhi che riflettono la luce del tramonto.
Passi dalla gioia, quella sensazione di pace e leggerezza, quella soddisfazione pura, semplice, genuina così rara da provare e per questo così appagante, e arrivi alla disperazione più nera, a quei pianti che non controlli perchè sai che non puoi controllare quello che li determina.
Ti senti vivo, cavolo. Vivissimo. E nello stesso tempo ti spaventi delle emozioni che il tuo cuore e la tua anima riescono a produrre, della potenza che hanno i tuoi sentimenti, una potenza che nemmeno immaginavi. E quando sul libro della tua vita sfogli le pagine e vedi che ogni capitolo è dedicato a te, solo a te stesso, di colpo ti stupisci che a procurarti questa alternanza di violente sensazioni sono il tormento e l'estasi che provi per altre persone, per quello che stanno provando, per quello che a loro capita, per come senti dentro di te la loro vita e te ne fai carico, per quanto le senti vicine, al punto di condividere, anzi di somatizzare i loro momenti situazionali.
Forse il mio cuore ha avuto da Dio un talento speciale. Talento che sicuramente mando in merda con fine irresponsabilità, ma pur sempre un gran talento.

giovedì 8 maggio 2008

La poesia non si impara, si ha dentro



Quando il gusto della fantasia ti prende

E l’adrenalina non va via, non scende

Non ci sono più limiti e la mente vola

Dentro a quei momenti trovo te
L’immaginazione è un fuoco che non sbaglia

E una pulsazione dentro me si sveglia

Sono cose da uomini se la mente è sola

C’è un pensiero acceso su di te
Quei lunghi attimi solo per noi che non ti dirò mai

Senza più ostacoli al mondo per attimi lunghi ore

Le luci passano via, nella luce del giorno quando muore

Per giocare con la vita Per sentirci vivi e non sprecare gli attimi
Contro il tempo che ti cambierà, restiamo

Dentro alla follia perduta noi ci siamo

Non abbiamo più limiti, quando siamo soli

Questa è la mia immagine di te
Quei lunghi attimi solo per noi e stavolta ci sei

Senza più ostacoli al mondo per attimi lunghi ore

E gli altri passano via nella luce del giorno quando muore

Per giocare con la vita Per sentirci vivi e non sprecare gli attimi
Quei lunghi attimi solo per noi e stavolta ci sei

Senza più ostacoli al mondo per attimi lunghi ore

Le luci passano via nella luce del giorno quando muore

Per giocare con la vita

Per sentirci vivi e non spiegare gli attimi

Per giocare con la vita Per sentirci vivi e non sprecare gli attimi

sabato 26 aprile 2008

Grognards et grenadiers sont fous de moi



Può essere che senza andarci, una città ti cambi la vita? O comunque intervenga a direzionarla in modo sensibile? Chissà, lo scoprirò presto, prestissimo. Anche non cambiare niente sarebbe un cambiamento, forse.

venerdì 18 aprile 2008

Il buffone della sorte


Hai presente quando il cuore ti batte a mille, per tutto il giorno, e tutto in te viaggia e funziona come un motore a 10.000 giri? E senti che il tuo corpo canta, i muscoli sono tesi e pronti, e il cervello è sveglio e reattivo? Però sai che la benzina di tutto questo è amarissima, e stai malissimo, perchè a farti sentire così è una sensazione bruttissima, è una cosa che fa male, è il dolore, il sapere che tanto non puoi fare niente?

A volte mi sento davvero il buffone della sorte...

giovedì 27 marzo 2008

A volte qualcuno ha detto certe cose talmente bene, che citare non è copiare ma riconoscerne la grandezza



Sto viaggiando a pieni giri contro sole

in un giorno che ogni cosa ha già trasfigurato

le mie ali sono ruote e il mio motore graffia e supera l'incrocio con il mio passato

Sto correndo a denti stretti verso il sole e ho distrutto la mia gabbia per portarti il cuore

Dammi forza di non perdere la strada che finirà io lo so, dentro i tuoi capelli, dea nera

non resisto più, dea nera non resisto più ,

e prendo le ali e volo con te, non ho paura di credere

soli e rinchiusi dentro di se, uomini stanchi di crescere

Sto bussando, sto bussando, apri sole in un giorno che l'inverno ha già trasfigurato

buio e luce freddo e caldo ho attraversato ma

io da qui dormirò dentro i tuoi capelli dea nera, non resisto più

Dammi un segnale, e volo da te.

Non ho paura di credere, soli e annoiati dentro di se, uomini stanchi di crescere

dea nera, dea nera, ja ja ..

Prendi le ali e vola via con me, non avere paura di credere

io con le mie ali volerò con te, non avrò paura di crescere

A denti stretti, A denti stretti, A denti stretti..

lunedì 17 marzo 2008

Will forever



Io sarò Will per sempre...

venerdì 14 marzo 2008

Stanchezza cerebrale



Quando la vita ti mette di fronte a situazioni difficili ( o ti ci metti tu stesso ) il cervello lavora, elabora tutto il giorno come un matto. Arrivi a sera che sei distrutto. E magari non hai fatto niente. Se sei abituato a muoverti, a usare il fisico, come sono sempre stato abituato, in queste giornate ti chiedi come è possibile essere così stanco. Eppure lo sei: il cervello si spegne, chiede tragua, non ti esce più niente, non hai più opinioni, non prendi posizioni, non pensi, non scrivi. Quello che ti circonda ti assorbe ogni energia mentale e ti accorgi che poco alla volta ti stacchi dal mondo di tutti e ti chiudi nel tuo, perchè il tuo mondo richiede un impegno che non ti consente di guardare anche al di fuori. Ameba. Oggi mi sento così.