martedì 31 maggio 2011

Caro Silvio



Caro Silvio,

per una volta metto da parte l'odio e ti scrivo con un sentimento quanto meno neutro.
Hai perso. E di brutto pure. Hai preso una badilata sui denti che la statuetta del duomo a confronto non era nulla.
Eppure secondo me hai vinto più di quanto tu possa immaginare, hai stavolta un'occasione d'oro di quelle che capitano una volta nella vita.
La gente si è espressa molto chiaramente: pur di non votare il tuo partito, pur di non stare con te, ha scelto quello che c'era, qualunque cosa, ha dato un segnale molto forte che di certo non hai ignorato.
Adesso tocca a te: devi capire che gli Italiani non sono tutti stupidi e che non credono a ogni favola o barzelletta che racconti. Il tempo in cui Berlusconi vince qualunque cosa dica o faccia è finito: adesso devi cambiare, devi risistemare le cose, e dimostrare che hai qualcosa di concreto da dare a questa nazione. Così non si va avanti, non si può andare avanti, bisogna cambiare le cose, dimostra che puoi farlo, dimostra che sai farlo.
Nelle città più importanti d'Italia sarete all'opposizione: hai l'occasione di dimostrare che non siete in politica solo per avere il potere ma per il bene comune. Dimostraci che il vostro unico obiettivo non è insultare o battere l'avversario, ma saper lavorare anche da oppositori, saper sì criticare, ma anche proporre e soprattutto collaborare.
Hai un'occasione unica: dimostrare che non ci hai preso per il culo per tutti questi anni. E' una benedizione, e nello stesso tempo una sfida notevole. E non ci sono cazzi, o dimostri che sai essere quello che dici di essere, oppure veramente ci avrai preso per il culo per anni e basta.
Palla tua.
PS: sia chiaro che io spero che tu fallisca miseramente e ti tolga definitivamente dalle palle, ma questa è un'altra storia....

giovedì 19 maggio 2011

DRS, Kers e gomme che sembrano chewing-gum.



Tutti i settimanali sportivi dibattono e lasciano dibattere sulla F.1 di oggi con la ripetutissima domanda: "I sorpassi con l'ala mobile sono veri o finti?". Dopo 5 gare posso dire senza dubbio che sono la cosa più finta che possa esserci. Lo dimostra un piccolo esempio: oggi tutti gli appassionati vanno a rivedersi i grandi momenti del passato, i grandi sorpassi, su youtube, e ce ne sono in ogni epoca, dal 1950 a l'altro ieri, senza distinzioni, quindi non è certo per dire che la F.1 di una volta fosse meglio di quella del recente passato. Parliamo di manovre storiche e spettacolari, riuscite o...malriuscite grazie al talento di uno dei protagonisti. Sono episodi che tutti ricordano, che possono essere citati senza nemmeno riportare l'anno, perchè tutti li riconoscono immediatamente. Qualche esempio? Digione:Arnoux-Villeneuve; Monaco:Villeneuve-Jones; Budapest:Piquet-Senna; Donington:Senna e comprimari vari; Suzuka:Prost-Senna (in più round); Estoril:Villeneuve-Schumacher; Magny cours:Schumacher-Raikkonen; Budapest:Mansell-Senna; Imola:Pironi-Villeneuve; Phoenix:Senna-Alesi; Spa:Hakkinen-Schumacher; e più recentemente Suzuka:Raikkonen-Fisichella; Cina:Massa-Kubica, ma potrei continuare.
Dell'orgia di sorpassi di oggi, fra un anno, cosa ricorderemo? Non c'è nessun sorpasso determinato dalla capacità (o dall'errore) di un pilota in uscita di curva, in scia, in frenata, che ci faccia ricordare un sorpasso come una vera manovra di talento e coraggio. Riguarderemo i video pensando:"Oh guarda Alonso come è stato bravo a premere il bottone del DRS inq uel punto!" ?
E la cosa peggiore è che questo va a discapito di chi i sorpassi li sa fare. Con queste regole, nessuno ricorderà mai Kobayashi, fra 10 anni, perchè come lui i sorpassi li fanno tutti, e tutti grazie a meccanismi eletrronici introdotti per agevolarli, quando in condizioni normali ci sarebbe qualcuno da ricordare sicuramente. A chi davvero è contento di vedere questa F.1, vorrei chiedere fra 10 anni, se si ricorderà ancora di certi duelli del passato (credo di sì...) e quanto invece ricorderà delle gare di oggi. Chi potrà mai dire, chiacchierando con gli amici "Ti ricordi il gran premio di Turchia 2011??" perchè non c'è nessun gesto, nessuna manovra che ha reso l'uomo superiore alle possibilità consentite dalla situzione, e quindi degna di essere ricordata. Adesso si sorpassa perchè se ne creano artificiosamente le condizioni, farlo è una cosa normale, non riuscirci è da pirla, ma è quasi impossibile.
Faccio un paragone con il mondo del calcio: i sorpassi di una volta erano gol su punizione, quelli odierni gol su rigore, e non c'è nessun talento nel segnare un rigore a 11 metri da una porta gigantesca, tant'è che si dice sempre che un rigore parato è più una colpa di chi tira che un merito di chi para. Un gol su punizione invece...sfida le possibilità del momento, è un gesto di talento che va oltre diverse difficoltà contemporanee. Tra i veri appassionati di calcio, nessuno ricorda quanti rigori ha segnato Maradona, e come li tirava, ma molti sicuramente ricordano i suoi gol su punizione più belli.
Questo, a mio avviso, è il motivo per cui i sorpassi di oggi sono indiscutibilmente finti, adeguati a uno sport che da anni è sempre più show fine a sè stesso e sempre meno sport. E penso sia una sentenza senza appello.

lunedì 16 maggio 2011

A proposito di elezioni...



Ho osservato. E votato. Alla fine sono rimasto deluso (schifato?) dall'ennesima campagna elettorale comunale che in piccolo ricalca quello che succede per i pesci grossi del governo.
In sostanza abbiamo visto che di progetti concreti se ne vedono pochi, se non pochissimi. Si parla di cose da fare in astratto, senza spiegare veramente anche COME si intendono realizzare certe cose, con che soldi, parlando dell'operatività. Molto fumo, poco arrosto. A che mi serve sapere da un candidato sindaco che vuole risollevare il commercio, o risolvere il problema delle famiglie in difficoltà o della discarica abusiva di pneumatici (ho toccato i temi toccati dai vari candidati, per par condicio) se non mi dicono come metteranno in pratica queste cose, quando, e dove prenderanno i soldi.
Questo nel migliore dei casi. Per il resto, come al solito, denigrazione dell'avversario ma senza proporre fatti concreti a contrasto. Sento parlare di Fiorenzuola nuova da chi vorrebbe essere eletto, e poi si comportano come sempre, come si fa da 50 anni, loro per primi. Ci attacchiamo ancora a parole come comunisti, o fascisti, ideologie che di fatto non esistono più in politica. E' questa la novità? O è forse fare concerti e aperitivi in giro per i bar delle città? Andate in giro nei bar a parlare alla gente, per un'ora, invece di portare gente che suona o prendere delle ciocche...allora forse sentiremo cosa avrete da dire...se ce l'avete.
A Fiorenzuola governa da decenni la stessa corrente. E' ora di cambiare? Forse sì. Ma chi si propone come cambiamento deve portare qualche idea in più, deve darci qualche motivazione in più oltre alla semplice "è ora di cambiare". Diteci davvero il PERCHE'. Ma non con frasi fatte o le solite accuse faziose. Portate fatti reali.
Io ho sempre sostenuto che nelle elezioni comunali non mi importa niente di destra o sinistra, mi interessa molto di più la persona. E continuo a seguire questa logica, anche se questo vuol dire votare una lista che ideologicamente sarebbe lontana dalle mie idee, anche se poi questi grandi innovatori a cui mi sentirei vicino, mi danno del comunista come si faceva 50 anni fa. E su questo principio mi accorgo di una cosa: guardando Fiorenzuola da fuori, non posso dire che adesso sia un posto bellissimo dove tutto va bene, ma quattro anni fa era peggio.
Questo è palese. E in questi quattro anni di mandato, il primo cittadino è stata una persona degna di fiducia e rispetto che se non ha reso Fiorenzuola un posto migliore, lo ha almeno reso "meno peggiore". Tanto basta. I dati ufficiali ancora non ci sono, ma pare che la pensi così oltre il 50% dei votanti.
Il resto, come al solito, è solo fumo...

martedì 3 maggio 2011

Ma che scrivo?


Da qualche minuto ho questa pagina aperta, vorrei scrivere qualcosa su questa bacheca ultimamente un po' trascurata, qualcosa di non necessariamente autobiografico... Pensavo a qualcosa di più ampio respiro, che so, qualche fatto di cronaca, ma a dire il vero sono qui imbambolato davanti alla tastiera e non sono ispirato proprio per un cazzo...
E' morto Osama. And so? Era solo un'immagine, un niente, serve solo a fini elettorali, così come serviva da vivo quando hanno messo in scena l'11 settembre. Quindi c'è poco da dire.
Bombardiamo la Libia. Ormai Silvio pur di distogliere l'attenzione dalle sue porcherie sarebbe disposto a far uscire le scimmie dal culo di Tremonti. Cosa c'è di nuovo?
Se si studia la storia politica dell'antica Roma si scopre che la politica è questa, e da sempre, dalla notte dei tempi.
Bossi si oppone al bombardamento, sorpresa! Un celodurista come lui... Davvero ha paura che arrivino più immigrati o teme che Gheddafi ce l'abbia più duro di lui?
Fukushima...come mai di colpo nessuno ne parla più? Il pericolo non c'è più? Da un giorno all'altro? O forse adesso che si è ottenuto lo scopo di aizzare l'opinione pubblica contro il nucleare, non serve più dire alla gente che il rischio è alto? O peggio ancora il rischio non c'è mai stato ed è stato tutto montato? Pensiamoci: se fosse anche solo un po' rischioso per noi, il Giappone dovrebbe essere oggi una terra disabitata. Se restano a vivere là, e restano vivi, un cazzo di motivo ci sarà!
E la benza? Si impenna, e ci inculano altri 2 centesimi per i fondi alla cultura di Bondi...cazzo...Bondi e la cultura sono come un frocio e la gnocca: non si incontrano mai!
Bon...ho scritto un po' di righe e non ho detto niente. Per oggi rinuncio.

venerdì 29 aprile 2011

mercoledì 6 aprile 2011

In Prima Divisione!



Ebbene sì, ce l'abbiamo fatta!
Non ci sono molte parole da dire: l'abbiamo voluto fortemente, ci siamo impegnati per riuscirci, ce lo siamo meritato, e alla fine, ci siamo riusciti. Secondo i tempi, secondo i programmi, in due anni siamo arrivati dove dobbiamo stare. Grazie a tutte per la soddisfazione. Non c'è un termine più adatto di "soddisfazione". Guardarti indietro, vedere che il tuo lavoro paga, dà i suoi frutti, vedere che tutti sono felici, è davvero questo il senso della soddisfazione. Sulle nuvole: è così che ci si sente, che si viaggia in quel delirio di onnipotenza che solo la Dea Vittoria sa infondere, cullandoti protetto dalle sue forti braccia. In quei momenti sei indistruttibile, immortale, permeato di quell'energia che ti fa sentire sul piedistallo insieme ai grandi vincitori. Ti senti autore di un'impresa storica. In parole povere, non capisci più niente. Ma è così bello accorgersene...

mercoledì 2 febbraio 2011

Once upon a time....





Davide Rigoni
Presenze in campionato: 176
Presenze in Seconda Divisione:26 (da titolare: 26 / da capitano: 16)
Presenze in Prima Divisione: 140 (da titolare:102 / da capitano: 19)
Presenze in Serie D: 10 (da titolare: 3)

Punti in Prima divisione: 1.299 (punti+cambi palla)
Punti in Serie D: 27
Record punti in una gara: 26 (6/12/2001)

mercoledì 12 gennaio 2011

Giro giro tondo...



A volte capita di parlare con gli amici di viaggi, di vacanze: una cosa che ho sempre detto quando si parla dei posti che si vorrebbero visitare è che io vorrei vedere qualsiasi posto che finora non ho mai visto. Mi incuriosisce tutto, mi attrae, anche solo per andare e poi magari dire "non mi piace". Ma vorrei vedere tutto. Peccato che non si possa: allora stavo pensando a quei posti che veramente vorrei vedere più di tutti gli altri, ho fatto un po' mente locale, ho segnato le mie priorità (o i miei sogni, in alcuni casi)...
Mi sono usciti questi posti, tra quelli che non ho mai visto (in accurato ordine sparso):
Congo, Kenya e Tanzania (nell'entroterra)
Siberia
Praga
Budapest
Polinesia
Madagascar
Egitto
San Paolo
Scozia e tutta l'Inghilterra, Cornovaglia soprattutto
Islanda
Kyoto
Pechino
Mongolia
Barbados
Marrakech
Lima e le rovine Maya
Buenos aires
Bruxelles
Il nord della Francia (Britannia e Normandia)
Sarajevo e la Bosnia
Bucarest
Varsavia e Cracovia
Berlino
L'Italia tutta, ma in particolare Puglia e Umbria.

Poi vorrei tornare:
Cagliari e Sardegna
Roma
Maldive
Tokyo
Paesi baltici

mercoledì 5 gennaio 2011

La fiera dei cattivi pensieri



L'altra sera guardando un film ho riflettuto un po' sull'atteggiamento di molte persone verso la società, verso l'attualità, verso il mondo. E ho scoperto che vivo in un mondo di persone che mi piace sempre meno. Intorno a me vedo gente che pensa solo ai propri interessi, ma in modo malsano. E' normale pensare a se stessi, ma non è sano farlo con la predisposizione a calpestare chiunque pur di tutelare se stessi, e ancora meno sano e corretto è fregarsene di tutto quello che succede intorno se non viene a toccarci personalmente, o preoccuparsi solo di quello che ci viene a infastidire in prima persona. Il senso civico è inesistente, quello sociale...lasciamo perdere. Non vedo più nessuno disposto a lottare per una causa che ritiene giusta se non può averne un tornaconto personale, non vedo più nessuno disposto a sostenere altre persone solo perchè è giusto, per il bene comune.
Io vorrei vivere diversamente. Non so se ci riuscirò, ma il mio obiettivo è quello.
Oltre a tutto questo, vedo un sacco di odio intorno: vedo gente frustrata incapace di trovare soluzioni pacifiche ai problemi, o incapace di analizzare le proprie responsabilità, e in grado solo di odiare come se la colpa di tutto fosse di altri. Ma l'odio migliora la vita? Odiare tanto fa stare meglio? Io non credo.
Un Signore molto molto famoso, duemila anni fa disse (più o meno): "Ama chi ti odia. Amare chi ti ama è molto facile, e non ti dà nessun merito. Amare chi ti odia ti rende una persona degna". Anche in questo credo, e anche a questo tendo. Non voglio fare l'ipocrita: probabilmente sono io stesso colpevole di molte delle cose che non mi piacciono e che ho appena scritto. Ma vorrei riuscire veramente ad amare chi mi sta intorno indistantamente, a capire ogni posizione, a tollerare, e non solo a colpevolizzare o a chiudermi in un piccolissimo mondo mentale. Quello per me significherebbe essere una persona migliore. Sono un po' stufo di essere circondato da persone capaci solo di sputare merde su tutto quello che li circonda, e che non sono in grado di rendersi conto di essere persone piccole piccole. Con questi sì, sono intollerante. Giudicare senza capire, senza immedesimarsi è il peccato morale di oggi.